lunedì 29 settembre 2008

Io me ne frego

Pirandelliani movimenti, per anestetizzare ciò che non serve, per ora, scoprire.
E giù birre e alcolici per assecondare gli occhi stolti di chi si accontenta di sentire cazzate da una bocca sottile e sanguigna.
Nero sopra, sotto ed intorno agli occhi per rendere opaco ciò che in realtà vorrebbero dire. Sorrisi sempre uguali a se stessi per regalare sensazioni paretiche a chi crede di conoscerti.
Condizione apparente di standby, ma dentro un taglio che ti spacca simmetricamente in due parti uguali.
Quale volete? Pardon…scelgo io.


Ps: dedicato a chi crede di potermi fregare o ancor peggio all’arroganza di chi pensa di potermi giudicare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

in queste poche righe molto di te. ma se scegli per rabbia rischi soltanto di farti male. forse la scelta che ancora ti manca è soltanto quella di essere veramente libera. Tre righe che ho impiegato quaranta minuti a scrivere. Non sono bravo a commentare e di giudicare proprio non mi riesce.

Anonimo ha detto...

Ma la comparsa del riccio con questo post è casuale?
:P

Gianna ha detto...

Ma no, e poi la dolcezza quando straripa perché non c'è qualcuno a cui possa essere trasmessa, resta dentro e fa ammalare.
Specie se si è in PMS...!

;-)