martedì 2 settembre 2008

Pensieri sconnessi...


Solo un’idiota può incaponirsi su di un disegno e tracciare e cancellare più e più volte 4 curve del cacchio, che dovrebbero dare l’idea di un paio d’occhi.
E sempre lo stesso idiota fissa la stessa foto per non so più quanto tempo, cercando di scoprire il segreto dell’espressività. Proprio non ci riesce a trasferire su un foglio bianco quello sguardo. Gli pare troppo sereno, talmente tanto da sembrare finto. E se ad una cosa non ci credi non è possibile farla propria. Perciò l’idiota riesce solo a guardare quegli occhi e provare ad immaginare una storia diversa da quella che hanno visto e vissuto. Magari molti anni dopo avrebbe voluto guardarsi allo specchio e vedere riflessa un’immagine diversa, con quegli occhi. Forse una figura minuta, un visino smilzo e spigoloso, una frangetta bionda ed un petto più modesto. Forse così avrebbe dato un’idea più coerente di sé, del suo riserbo, della sua timidezza, della sua a volte irreparabile fragilità. Chi ci crede che una riccia, mora, prorompente e sfacciatamente loquace arrossisce dinanzi ad un abbraccio e si impietrisce per un bacio rubato? Al massimo tre persone…lei stessa, suo padre (perché è convinto che la figlia a 25 anni non abbia mai avuto contatti eterosessuali) e la sua migliore amica (che è costretta a sorbirsi una cronaca balbettata e sospirata dell’evento).
Oggi pomeriggio l’idiota, a casa di una sua amica, non ha fatto altro che scrutare ogni movimento di lei mentre conversava al telefono con un ragazzo. Gambe accavallate, postura eretta, composta ed essenziale in tutti i suoi gesti. La trasgressione massima è stata lisciare i capelli sottilissimi e sistemarli dietro le orecchie. Ogni tanto sorrideva. Tono di voce pacato, quasi monocorde. Agli uomini si sa, piacciono le donne sicure, quelle che sanno sempre cosa dire, e che se anche non dicono niente è perché hanno il dono del mistero, mica perché sono mononeuroniche. Invece una conversazione telefonica tipica dell’idiota si svolge nel corridoio di casa, trasformatosi in una pista da jogging, in cui percorre i suoi 5 km nell’arco di 10 minuti, e tutto mentre si stacca decine di capelli dal cuoio capelluto perché le dita le si impigliano nel pagliaio che si ritrova. Tono di voce assolutamente incostante che passa repentinamente dal falsetto tipicamente usato nelle esclamazioni (con apposita figura di merda perché si è fatta sgamare l’entusiasmo) ai toni caldi e pacati per riassestare la fittizia modalità “take it easy” della chiamata.
Per non parlare poi dell’incapacità di trovare le parole giuste al momento giusto. Tacciata di insensibilità, l’idiota proprio non conosce il vocabolario del -pronto soccorso-la tua amica è qui-non temere. Infatti non ha mai vinto nessun premio come super amica del cuore, tutt’al più al liceo le arrivavano dalle retrovie dei bigliettini di ringraziamento per aver indotto grasse risate a compagne depresse e disperate. La parte del pagliaccio le è sempre riuscita bene, anche se Pierrot le piaceva più di tutti. Ma non lo interpretava mai. Guai a mostrare la malinconia, il suo romanticismo più dirompente, la tristezza e la nostalgia. In fondo chi ci crede che un’indifferente del suo calibro possa commuoversi leggendo Paolo e Francesca nel divino canto? Nessuno…se non chi, in quel momento, le ha sorriso e le ha tenuto la mano. E ha mantenuto il segreto.
E non avrebbe voluto vedere tanto altro con quegli occhi, l’idiota. Un’altalena da cui non riesce a scendere, che oscilla e non accenna a rallentare il suo movimento. Che la porta su in cima al mondo, le fa toccare le nuvole e le permette di strappare un pezzo di cielo, ma poi la ricaduta è brusca e velocissima, e sfiora il terreno arido e ghiaioso. E poi ancora su, e di nuovo giù, fino a farle scoppiare il cuore.
Si aiuta con le gambe, l’idiota. Cerca di frenare quando si avvicina al suolo e si dà la spinta per ripartire. Ma l’attrito a volte l’ostacola e preferisce lasciarsi andare all’inerzia. Magari, a tempo debito, con quegli occhi, avrebbe deciso di salire su uno scivolo…O forse l’altalena è una tappa obbligata?
Oltretutto è sprovvista di risposte, l’idiota. Ci sono cose che resteranno per sempre ignote. Ed è inutile che si arrovelli su mille interrogativi, che rimugini su capitoli ormai conclusi. Gli epiloghi vanno accettati come tali, e a nulla serve opporsi. Bisogna anche imparare a rinunciare a ciò che fino a poco tempo prima ci sembrava fondamentale. E’ una questione di stupide gerarchie, prima se stessi, le proprie aspirazioni ed esigenze, poi tutto il resto. Ma questo giochetto elementare proprio non le riesce, all’idiota. ( Che poi, che ca*o ci vuole? Tutto tempo sprecato quei regoli…). Lei è talmente tonta che certe volte si fa sorpassare da un ragazzo, da un’amica. Ma poi scopre che gli altri il giochetto dei regoli l’hanno imparato benissimo, oppure usano un’unità di misura differente.
E allora che fa? (l’idiota).
Si ritrova a scrivere sciocchezze in piena notte, dopo aver finalmente deciso di strappare quel disegno mal riuscito. Perché “la bambina ha una mano d’oro”- diceva un amico pittore di suo padre. Peccato però che gli occhi per poter guardare un foglio bianco non siano più gli stessi che aveva quella ragazzina della foto. Che idiota, l’Idiota.
Bonne nuit...tristesse.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

"L'equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante"...non è scelto a caso!!Basta guardare i tuoi ricci, raccontano delle mille sfaccettature del tuo essere, peccato per chi li guarda nel loro insieme e sceglie di non percorrere ogni ciocca!Forse è vero,l'altalena ora sta andando troppo veloce e vorresti che rallentasse almeno un po', ma ci sei salita tu, è il tuo turno, non stai guardando qualcun'altro...A.

mikado ha detto...

Io vorrei tanto poter scendere da quell'altalena. E piuttosto affrontare salite impervie e discese ripidissime, ma almeno sarei sulla terra ferma. E avrei la possibilità di decidere quando fare una sosta,ristorarmi e riprendere il cammino. Invece no, sono costretta ad oscillare violentememte, senza controllo. E quello che più mi spaventa è che, come ben sai, cara dottoressa, certi scossoni fanno troppo male a chi ha già un cuore "malato".

Anonimo ha detto...

Ah, ecco di cosa parlavi.

mikado ha detto...

Per Alli: Mi stai forse dando della incasinata????

Anonimo ha detto...

Ti trovo splendida, Idiota oppure no.
E troppo giovane per smettere di cerderci, nella vita.