venerdì 14 agosto 2009

Un insolito ferragosto questo. All’insegna di cosa, non lo so. Già mi vedo come una barca arenata sul bagnasciuga, a sorseggiare una granita alla menta, mentre i miei pensieri fanno windsurf sulle onde. E poco più in là una bolgia di gente ubriaca in pareo che balla disco music anni 80. Lo so che parto prevenuta, ma mi chiedo cosa cappero ci vado a fare a questa festa. Cioè..un minimo di spirito per fare le cose ci vuole…ed io vorrei solo una sdraio, la mia musica, un pezzo di cielo e qualche stella cadente. Perché io sono fatta così, malinconica e nostalgica. Non sono proprio un animale sociale, ho i miei momenti di solitudine, in cui ho bisogno di fare la valigia e farmi un viaggio nel mio mondo immaginario. E chi se ne frega se decido di partire proprio la notte del 15 agosto, mentre per la maggior parte delle persone il calendario è rosso e impone divertimento, alcool e spensieratezza. Io sono sempre estemporanea nelle mie cose. E’ quasi un difetto. Quindi, meglio non argomentare oltre, altrimenti attacco la pippa di tutte le imposizioni sociali che non sopporto e alle quali purtroppo, a volte (per fortuna non troppo spesso) decido di piegarmi.
Sì, ho proprio l'umore giusto per una nottata in spiaggia.
Vado a scegliere il copricostume.

mercoledì 5 agosto 2009

NO ENTRY


E’ l’anno dei vorrei, ma non posso.
Dei divieti di accesso.
Dei limiti insuperabili.
Dei vuoti incolmabili.
Dei vicoli chiusi.

Di tutte le convenzioni che le hanno impedito di essere follemente se stessa.
Mikado, sopra le righe, traccia una linea rossa e va a capo.

E questa volta scrive rigorosamente in stampatello.