martedì 24 febbraio 2009

Sere nere...

E' come quando guardi il mare di notte, dall'alto di una balconata. Scuro, laminato dal riflesso della luna, sembra un manto di ciniglia. 
Quante volte l'ho fissato, con il naso all'ingiù e i capelli a coprire il mio profilo. La vertigine si perde nelle onde, lente, corpose, sinuose. Una volta ho resistito per quasi dieci minuti in quella posizione. Stretta nella sensazione di vuoto che quella visione mi provocava. 
Un'immagine tanto triste quanto nera. Eppure, solitamente, il mare è blu. Il mio mare è di un blu cristallino, racchiuso in una corona di scogli. Ti sembra protetto, sicuro, come se finisse fin dove tu riesci a vederlo.
 Ma la notte cambia tutto. Fa paura. Di quella paura che attanaglia l'anima. Che, come un macigno, ti schiaccia il coraggio, la speranza. Tutto si confonde in una distesa sterminata e buia.
Eppure è sempre lo stesso mare. E tu non capisci.
Ma è colpa della notte. 
Quando arriva cambia tutto, la notte.  

giovedì 12 febbraio 2009

My funny Valentine...

Non bastavano le vetrine delle pasticcerie e dei bar, con tutti i cuori di cioccolato o di pasta frolla esposti, o le pubblicità in tv, che alle 8 di mattina ti fanno salire la glicemia che nemmeno tre dosi di insulina la riportano ai parametri normali, o quei due fidanzatini in metro (bruttini tutti e due però) che tubavano come due piccioni a maggio (è quello il periodo dell'accoppiamento, no?)...insomma, nonostante il patetismo aleggiante e, per quanto mi riguarda oltraggioso, di questi giorni, stamattina l'ennesimo sberleffo. 
Alla prima pausa caffè, dopo aver macerato le meningi per la bozza di un singhiozzante articolo, con il mio solito fare disinteressato accendo facebook, e sempre con la stessa superficialità, casualmente mi capita di cliccare sul contatto del mio ex. 
 Maledetta curiosità, non lo avessi mai fatto. 
Oltre a constatare una serie di messaggi di starnazzanti donzelle che invocano il suo nome e le sue doti (cosa a cui sono, o meglio ero, abituata), quello che mi scatena una crisi d'isteria è la frase "Fai un regalo a Mr Cavolo avariato per San Valentino"....
A parte che è regola aurea che i regali agli ex ( e per il momento in cui mi trovo estenderei a tutta la categoria maschile) non vanno mai fatti, ma poi...è possibile che su facebook si avanzino certe proposte????come...il social network per eccellenza, quello fatto ad immagine e somiglianza dei single, quello per "gli amici in rete", per sponsorizzarsi pubblicando le proprie foto meno verosimili in assoluto, quelle pescate nei file più remoti, in cui sei venuta talmente bene che quasi quasi non sembri tu...ma come è possibile??
Ebbene sì...anche facebook si è piegato allo smanioso business del 14 febbraio; anche facebook ha deciso di puntare il dito contro di me, ricordandomi di quanti regali per San Valentino non riceverò e di quanti non sarà opportuno inviarne. 
Anche quest'anno mi toccherà assistere a fasci di fiori che arrivano in ufficio (l'anno scorso la mia coinquilina li ricevette a casa, con tanto di biglietto firmato Pablo Neruda), a messaggini sul cellulare (ovviamente della tua amica più acida e antipatica) con conseguente sorrisetto smielato di fine lettura, a prenotazioni di cenette a lume di candela e a viaggi low cost che fanno tanto "due cuori e una capanna".
Non che io brami per avere qualcosa di simile, ma se ripenso a quante volte mi hanno regalato dei fiori, mi vien troppo facile ottenere una risposta: Z E R O!
Per non parlare dei biglietti poetici, o delle canzoni dedicate...
Però due giorni d'amore sì, quelli ci sono stati. Esattamente l'anno scorso...
Una reinterpretazione brillante del film "un tranquillo week-end di paura", tra litigi, bronci e crisi d'asma. 
Tutti gli uomini che ho avuto (anche se non tanti) non mi hanno coperta di particolari attenzioni, non ho mai incontrato uno che "non sai quante ne ha fatte per me, poverino". E se perdevano i capelli non certo era perchè se li strappavano, ma solo perchè affetti da un principio di calvizie. 
Insomma, i miei ex solo una cosa non mi hanno mai fatto mancare: le "cazzate". Fiumi e fiumi di parole meravigliose, divertenti, a volte pure intelligenti, da cui la sottoscritta si è fatta imbecillemente abbindolare. 
Tuttavia, la condizione di single non è poi così male...cosa c'è di meglio di un divano su cui sprofondare, di un romanzo con cui trascorrere la serata e di una stecca di cioccolata al latte da divorare? E si badi bene, la tripla offerta mica vale solo la sera di San valentino... 



 
 
 





sabato 7 febbraio 2009

Rien pas

E' strano come il tempo distorca le cose.

Ed è ancora più inspiegabile come la mente distorca il tempo, nonchè le cose che appartengono ad un passato evidentemente troppo invecchiato. Attempato. Perciò dimenticato. 

Perchè  dimenticare è forse il fine ultimo di chi vuole ricominciare. Non a caso pure per gli affetti appassiti si usa lo stesso rimedio.
Un più o meno lento ma irreversibile delay: la pellicola dei ricordi si riavvolge, quando non si taglia a pezzetti. E allora li si lascia perdere nel vento, come le foglie secche che volteggiano nella danza d'autunno. 

Cosa resta?

Il ricordo compiaciuto di un paio di occhi nocciola che fissano le tue mani. Perchè i tuoi gli facevano paura. Paura che svelassero il mistero. Il segreto.

Poi arriva l'oggi. E le parole valgono più degli sguardi.
Sadicamente deridono le tue immagini, gelosamente custodite nell'angolo più luminoso della tua memoria. 
E le distruggono, le polverizzano. 

Capisci solo ora perchè i suoi occhi sfuggivano ai tuoi: nè misteri, nè segreti. 
Ma potevano scoprire l'inganno