domenica 14 settembre 2008

Respiro...

L’immersione era stata inaspettatamente profonda. L’apnea troppo lunga, il cuore pareva essersi fermato, i polmoni ti scoppiavano. Il silenzio innaturale otturava i timpani, ottundendo la vita, che su scorreva anche senza di te.
Improvvisamente, inspiegabilmente, la risalita. Verso quella lastra celeste che segna il confine tra il torpore e la veglia, tra il non senso e la consapevolezza. Quella di aver fluttuato nel nulla e di essere stanchi.
Riemergi. Un respiro raccoglie tutti gli odori. Uno sguardo a campo lungo restringe l’orizzonte. Ora sei a galla. Riprendi la tua zattera, anche se non sai dove ti poterà. Per ora la bonaccia ti è favorevole. E questo ti basta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

tra il non senso e la consapevolezza...
già...ti sembra di parlare con te stessa eh? ;)

Anonimo ha detto...

gioia mia no! Tesoro, spero tanto per te di no... Ma proprio con tutto il cuore...

Anonimo ha detto...

O vero?