sabato 4 ottobre 2008

Ti dedico questi pensieri, perché da qui non posso fare altrimenti.
Sapevo che stavi male, ma non ho mai creduto che potessi andartene così presto.
La mente brucia settecento km e vola da te, e le lacrime fanno da olio su cui lasciarmi scivolare per raggiungerti quanto prima.
Ti dedico questi pensieri perché te e la tua famiglia mi avete sempre fatto sentire a casa, nella vostra casa. Ottanta gradini, 100 passi, una corsa, un citofono ed ero già lì, a mangiare le frise che tu ci preparavi, a me e Checca, quando alle sei di sera tornavi dal lavoro. E poi mi riaccompagnavi, non troppo tardi perché l’indomani, come hai sempre fatto per 5 anni, ci avresti portate a scuola. Con la 127 bianca e i nostri grembiuli, le trecce e gli zaini grandi. E quei panini che a Gianino lo rimproveravi sempre, perché non li riempiva abbastanza. “mena Gianì, che le bambine devono crescere!- dicevi, con quel tono scherzoso e quel sorriso che negli anni non si sarebbe mai appassito.
Le bambine so cresciute. Si stanno anche per laureare. E tu non ce l’hai nemmeno fatta a vedere, quella donna che è diventata tua figlia, laurearsi.
Questo Natale non sarà lo stesso. Quando passerò a prendere mamma da scuola, tu non sarai lì a salutarmi, a darmi la tua solita pacca e a dirmi “Sempre in gamba, e ritirati presto, che pure Franesca sta qui. Che si sa perché…quella ormai ha l’amore!”. Io non ho l’amore, e non tornerò nemmeno a casa dopo la laurea. Però ovunque andrò, tu resterai sempre una di quelle persone che mi ricorderanno quanto è stata bella la mia infanzia. E quanto possano scaldarti il cuore le dolci parole di chi ti ha visto crescere.
Ciao Peppino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando una persona cara non c'è più lascia un vuoto, incolmabile. E un pieno. Un pieno di ricordi e significati, nella nostra vita...

Credo che a quello del piano di sopra non lo si possa fregare tanto facilmente con un solo punto interrogativo :)
Ma credo invece che se si hanno tante cose da chiedere, abbiamo la libertà di chiederle tutte... Certo, senza aspettarci che siccome stiamo chiedendo, sarà automatico che poi avremo...
Ma questo vale anche se chiedi una sola cosa...
Baci cimpripe', ci sentiamo via cell!
E in bocca al lupo, in culo alla balena e tra le palle del riccio per questo viaggio ;)

Anonimo ha detto...

Come si può commentare un post così? Non si può, appunto.