martedì 19 agosto 2008

Chiuso per ferie...


Una parentesi di silenzio lunga quasi un mese…e quante cose siano successe in questo ( relativamente breve) lasso di tempo non si possono immaginare…Ma ora non mi va di raccontare. Ovviamente nulla di catastrofico, visto che la piattezza e l’ovvietà di questo periodo della mia vita non concedono neanche qualche tsunami emotivo...l’apatia, la noia e l’insoddisfazione regnano sovrane, e l’attesa di qualche sfolgorante novità ribolle da qualche parte di me e, chetamente, aspetta di travolgere tutti i miei sensi…Non mi resta che aspettare e pazientare e non pensare. Tutte cose che mi riescono benissimo quando mi trovo nel mio adorato paesino, un angolino bruciato dal solleone e dalla routine, dove il massimo spasso consiste nel percorrere il modestissimo corso divorando granite al caffè ( fortunatamente con panna) e analizzando l’abbigliamento radical-chic dell’èlite paesana…o almeno, questo è ciò con cui certa gente qui ama intrattenersi. Molto meglio rifugiarsi all’ombra di una quercia a divorare more, o ancora di più, fuggire 25 km più a nord-est, verso quel meraviglioso scorcio di costa adriatica, e tuffarsi in uno specchio d’acqua verde smeraldo, nascosta da una natura selvaggia ma ospitale. La salsedine sulla pelle, il vento di scirocco, gli scogli ora piatti su cui potersi stendere, ora irti e appuntiti che abbracciano e proteggono un mare incontaminato, che in certi giorni non ha nulla da invidiare a quello di Laguna blu. E poi, la frutta di stagione e le chiacchiere con le tue amiche e le confidenze arretrate di un anno trascorso a distanza. E a forza di albe e tramonti passate alla stessa identica maniera, passano i giorni e arriva il momento di riaprire la valigia e accumulare sulla panca la roba da portare via. Ancora una settimana di rilassata noia…dopodiché si ricomincia...A bientot.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

....e per fortuna ci sono le chiacchere autentiche arretrate,quelle in cui il cervello organizza una mega festa nelle aree frontali e tu finalmente disinibita smetti di modulare la voce e spari qualche parola nel colorito dialetto del tuo paese; ridi, piangi, ti incazzi, tutto in pochi secondi e chi ti sta di fronte non crede tu sia impazzita, pensa solo di averti ritrovata e il tempo dopo un altro anno
a distanza si ferma ancora una volta..

mikado ha detto...

Immagino chi possa essere l'autore di questo commento...l'anonimato non è un segreto di fronte a certe parole...ti voglio bene cherì...blondimme, dottorimme, esauritimme...